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Transatlantico e primo piano

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Transatlantico e primo piano

TRANSATLANTICO E PRIMO PIANO

Al primo piano tra l’Aula e il cortile d’onore si trova uno dei luoghi più celebri di Palazzo Montecitorio: il Transatlantico, un elegante salone rettangolare in stile liberty, tradizionale luogo di incontro tra i deputati, che divide la parte moderna del palazzo da quella berniniana.
Il lato lungo del Transatlantico che si oppone a quello che consente l’ingresso in Aula, dà accesso alla buvette, il famoso caffè dei deputati, alla Sala verde e immette, attraverso grandi vetrate, sul cortile d’onore, un ulteriore spazio per incontri durante le pause dei lavori dell’Assemblea.
Dal Transatlantico e dalla Sala verde si raggiunge il Corridoio della posta, che deve il suo nome alla presenza dell’uffi...

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Approfondimenti

Il Transatlantico deve il suo nome agli arredi e al soffitto ligneo, realizzati dalla ditta Ducrot di Palermo, e alla illuminazione in stile liberty che ricorda quella delle grandi navi transoceaniche dei primi del novecento.

Gruppi di cinque plafoniere incastonate in corpi di ferro battuto, fissati al soffitto a cassettoni in rovere, affiancati da ulteriori plafoniere fissate direttamente al soffitto, illuminano l’ambiente, che Basile impreziosisce con una pavimentazione in marmi policromi come il porfido rosso, il cipollino di Grecia e il giallo di Siena. Le pareti sono scandite da imponenti arcate tra le quali Basile inserisce colonne in onice. Tutti gli arredi, in gran parte originali dell’epoca, dai divanetti e poltrone di colore rosso bulgaro alle fioriere, dalle maniglie ai tavolini, sono disegnati personalmente dall’architetto palermitano, che trasforma ogni oggetto in una piccola opera d’arte.
Dal punto di vista architettonico, il Transatlantico mostra un’assoluta organicità compositiva, attraverso la ripetizione di alcuni elementi lungo l’asse longitudinale: il basamento, un lambris in marmo, la trabeazione, sorretta dalle colonne e ripresa dagli infissi, ed il fregio perimetrale, vicino al soffitto. Le proporzioni dell’ambiente sono bilanciate da una serie di assi verticali: le paraste giganti lucide e chiare in marmo botticino con accenno di capitello in marmo di coreno ed un ordine minore di colonne. Gli elementi geometrici del decoro del soffitto e del pavimento, pressoché simmetrici, sono coerenti con l’impianto architettonico della sala e ripropongono il motivo della scansione ritmica ripetitiva già sperimentato sulle pareti.
Il Transatlantico è un ambiente riservato a deputati, senatori, ex parlamentari, giornalisti accreditati e ai funzionari della Camera. Attraverso il primo ed il terzo arco, dal fondo, i deputati accedono rispettivamente al lato sinistro e destro dell’Aula. Due monitor trasmettono in diretta la seduta in corso ed i segnali intermittenti, acustico e luminoso, indicano l'inizio della stessa e l'imminente svolgimento delle votazioni. Nelle immediate vicinanze, sono dislocati diversi servizi a disposizione dei parlamentari: il casellario postale, le sale stampa, l’archivio degli atti e dei documenti parlamentari, il centro per i servizi amministrativi dei deputati, una banca ed il presidio medico di primo soccorso.

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Il cortile che insiste nell’ala berniniana del Palazzo trova una più compiuta sistemazione sotto la guida dell’architetto Fontana, che scelse di porre una fontana monumentale su una delle facciate, da cui si aprivano numerose nicchie con statue. Quando nel 1870 Palazzo Montecitorio fu scelto quale sede della Camera dei deputati e si rese necessario costruire un’Aula per le sedute dell’Assemblea, nel grande cortile seicentesco fu coperta la fontana e si costruì, su progetto dell’ingegnere torinese Paolo Comotto, una sala semicircolare a gradinate, su un’intelaiatura di ferro interamente rivestita in legno e coperta in zinco. I limiti strutturali di quest’Aula provvisoria emersero ben presto in tutta la loro evidenza. Il progetto per la costruzione di una nuova Aula fu affidato all’architetto Ernesto Basile, che dopo la demolizione dell’Aula c.d. Comotto squadrò il cortile e vi ricavò un giardino in cui furono provvisoriamente collocati dei reperti archeologici. Negli anni sessanta il cortile d’onore ha assunto la sistemazione attuale, che vede una pavimentazione in sampietrini ed una elegante fontana al centro, copia di quella che si trova ancora oggi a Villa Medici.
Qui nel 2019, è stata collocata una panchina rossa per ricordare le vittime di femminicidio e per tenere vivo l’impegno a contrastare ogni forma di violenza contro le donne.

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La Sala Verde, dedicata alla lettura dei giornali, trova in questo colore il proprio elemento unificante, nelle tappezzerie, nelle sedute e nelle coppie di lampade in vetro e ottone collocate sui tavoli, mentre un lucernario floreale, realizzato dalla vetreria Beltrami di Milano, filtra una luce opalescente in tutto l’ambiente.

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Il Corridoio della posta è uno dei corridoi del primo piano del Palazzo. Trae il proprio nome dalla presenza di un ufficio postale a disposizione dei deputati. In questo stesso corridoio si trova anche il casellario, progettato da Basile, dove la posta per i deputati viene smistata e collocata nelle caselle in legno, vetro e metallo assegnate a ciascun membro della Camera. Fino al dopoguerra la sala era collegata alla famosa “posta pneumatica” un sistema interno di distribuzione della corrispondenza d’avanguardia ai primi del Novecento. Le lettere chiuse in astucci cilindrici viaggiavano da un piano all’altro del palazzo attraverso una capillare rete di tubi metallici sospinte da forti correnti d’aria, prodotte da appositi compressori. Oggi l’impianto di “posta pneumatica” è ancora visibile in uno dei due corridoi del secondo piano di Palazzo Montecitorio.

In questo ampio corridoio del primo piano di Palazzo Montecitorio in marmo di Carrara, scandito da colonne in marmo giallo di Siena, sono collocati i ritratti dei Presidenti della Camera dei deputati, a partire da coloro che hanno presieduto i Parlamenti pre-unitari. Quando un Presidente della Camera dei deputati lascia la carica, la sua foto è affissa accanto a quella del suo predecessore. Qui sono anche collocate postazioni informatiche a disposizione dei deputati e arredi per lo svolgimento di incontri informali.