Salta al contenuto principale

Palazzo Montecitorio

Contenuto

Palazzo Montecitorio

PALAZZO MONTECITORIO

La storia di Palazzo Montecitorio, simbolo della città di Roma e dell’intera comunità nazionale in quanto sede della Camera dei deputati, è alquanto travagliata. Di origine incerta è il nome del palazzo: secondo alcuni discende dal fatto che in epoca romana vi si svolgevano le assemblee elettorali (da cui «mons citatorius»); per altri il nome del luogo si deve al fatto che vi venivano scaricati i materiali di risulta della bonifica del vicino Campo Marzio («mons acceptorius»).
L'attuale palazzo, che prese il posto di un preesistente gruppo di casupole, fu commissionato da Papa Innocenzo X a Gian Lorenzo Bernini, come futura dimora della famiglia Ludovisi. Il progetto berniniano, che ci è noto anche ...

Espandi

Approfondimenti

La Camera dei deputati ha adottato misure organizzative, procedurali e comportamentali per prevenire all’interno delle proprie sedi la diffusione del contagio da Sars-Cov-2. Tali misure hanno consentito di non interrompere mai le attività dell’Assemblea e degli altri organi parlamentari, che sono proseguiti, senza soluzione di continuità anche nella fase più acuta della pandemia. Da marzo a dicembre 2020 l’Assemblea ha svolto oltre 120 sedute e le Commissioni permanenti oltre 2500 sedute.
L’assetto di alcuni luoghi altamente simbolici della Camera è temporaneamente mutato per la necessità di garantire il rispetto del distanziamento interpersonale.
Per consentire infatti a tutti i deputati di prendere parte alle sedute dell’Assemblea: è stata allestita un’ “Aula diffusa”. 120 deputati hanno trovato posto in Transatlantico e 175 nelle tribune dell’Aula, e dalle relative postazioni i deputati hanno potuto svolgere le loro funzioni.
Allo stesso modo per le sedute delle Commissioni e degli altri organi parlamentari, per ciascuna aula o sala di riunione è stata prevista una capienza massima definita sulla base dell’applicazione della distanza interpersonale di un metro, conseguentemente sono stati destinati all’attività delle Commissioni e degli altri organi più ampi spazi destinati di norma ad altre attività istituzionali: la Sala della Regina, la Sala della Lupa, l’aula dei Gruppi parlamentari e la stessa Aula di Montecitorio.